La fresatrice è una macchina utensile usata per la lavorazione in forme complesse di parti metalliche.
Le fresalesatrici CNC più moderne sono dotate di sistemi automatici per la sostituzione degli utensili, in grado di rendere interamente automatizzato il processo produttivo: questo permette partendo dal materiale grezzo di arrivare ad un pezzo finito anche senza intervento umano, rendendo le lavorazioni più veloci ed economiche.
L'elettroerosione è una tecnologia di lavorazione che utilizza le capacità erosive delle scariche elettriche.
È utilizzabile solo su buoni conduttori, essenzialmente i metalli.
Il processo consiste nell'avvicinamento dell'utensile da taglio (detto elettrodo) al materiale da lavorare, il tutto al interno di un dielettrico liquido. L'utensile viene alimentato con un potenziale negativo rispetto al materiale lavorato. Quando la vicinanza del utensile rispetto al materiale è sufficientemente ridotta da rompere il dielettrico e far fluire la corrente attraverso di esso, gli elettroni generano un canale di plasma (detto arco) che fonde la superficie del materiale.
I lingotti di zama-metallo-metallo vengono fusi in un forno a circa 420 °C adiacente alla pressa, e la lega di zama-metallo-metallo viene iniettata in uno stampo.
Grazie all'elevata fluidità e al basso punto di fusione, la lega di zama-metallo-metallo permette di ottenere articoli con limiti di tolleranza molto bassi e con forme molto articolate e complesse.
La pressofusione è un processo di produzione industriale che consiste nell' iniettare ad alta pressione del metallo liquido in un apposito stampo per ottenere dei prodotti di forme anche molto complesse, a basso costo e con caratteristiche meccaniche adatte ai più svariati impieghi.
Il processo è svolto da una isola di lavoro automatica o semiautomatica.Questa isola di lavoro è composta da una pressa che ha il compito di aprire e chiudere lo stampo. Un sistema di iniezione che ha il compito di convogliare il metallo nello stampo con dei parametri tempo-velocità pressione regolabili, e da impianti di asservimento per il caricamento del metallo fuso il raffreddamento e la lubrificazione dello stampo. Tutto il processo è soggetto a un numero molto alto di variabili controllate da un processore.
Tipicamente usata per la rimozione meccanica di residui di substrato, in particolare bava, dovuti alle lavorazioni precedenti quali stampaggio e fusione.
Particolarmente adatta per dare una finitura superficiale ad un numero elevato di pezzi di piccole dimensioni, avviene per rotolamento e urto dei pezzi in un barile (buratto) ed eventualmente di materiale abrasivo sagomato allo scopo, che velocizza l'operazione.
La lavorazione può essere eseguita pure in immersione di liquido, con lo scopo di prevenire attacchi chimici.